What is a distribution/it: Difference between revisions

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{{Note|1= I supporti ottici avviabili (bootable media) sono molto delicati, sarebbe opportuno settare la velocità di masterizzazione ad una velocità relativamente bassa, come ad esempio a 4x per i CD e a 2x per i DVD.}}
{{Note|1= I supporti ottici avviabili (bootable media) sono molto delicati, sarebbe opportuno settare la velocità di masterizzazione ad una velocità relativamente bassa, come ad esempio a 4x per i CD e a 2x per i DVD.}}


[[Categoria: Getting_Started]]
[[Category:Pour commencer/fr]]

Revision as of 13:18, 22 December 2012

Cos'è una distribuzione (distro)

Linux è diverso - ma non preoccuparti

Con Linux troverai termini che ti appariranno completamente nuovi - ma si può imparare un po' alla volta, man mano che si va avanti. Questa pagina si propone di spiegarti alcune cose fondamentali, in modo da metterti immediatamente a tuo agio.

Quindi cos'è una distro?

Non c'è niente di equivalente nel mondo Windows. Le fondamenta di qualsiasi distribuzione Linux è il kernel, che viene aggiornato di frequente, ma è lo stesso per tutte le distro. Sopra al kernel ci sono altri livelli che possono influenzare il tuo desktop. La maggior parte delle persone non vuole configurare questi livelli - ci vogliono un sacco di abilità tecniche per la creazione di un desktop. C'è chi lo fa per voi, pensate alle distribuzioni: Mageia, Fedora, Debian, Kubuntu e molti altri. Tutte offrono le stesse applicazioni, ma ciascuna ha il proprio look and feel e a volte ci sono piccole differenze.

Quando trovi una differenza e non sai cosa fare

Se scopri che le istruzioni non funzionano, visita il forum e chiedi. Qualcuno ti aiuterà a trovare l'inghippo.

Se ti trovi più a tuo agio a chiedere informazioni via chat, Come comunicare con gli altri utenti KDE ti potrà aiutare.

Quante distribuzioni esistono?

Esistono molte distribuzioni e ogni giorno ne spuntano sempre di nuove. Se vuoi una visione completa di quante e quali sono le distribuzioni Linux, dai un occhio qui: DistroWatch.

Il numero delle distribuzioni è veramente grande, ma non ti preoccupare. A meno che tu non abbia particolari esigenze, la maggior parte delle distribuzioni dovrebbe andar bene. I punti da valutare sono i seguenti:

  • La distribuzione supporta il mio hardware?
  • E' stata aggiornata di recente - ad esempio, nell'ultimo anno o giù di lì?
  • Il software che voglio è facilmente reperibili (ad esempio nei repository, in modo da non dover compilare da solo i sorgenti) e ben integrato nel sistema?
  • E' supportata la mia lingua?

Potrebbe essere difficile trovare tutte le informazioni riguardanti la distro da te scelta nella homepage del progetto. Fortunatamente molte distribuzioni mettono a disposizione dei Live CD , i quali ti permettono di testarla senza installarla.

Come realizzare un supporto di installazione

Il più comune metodo per recuperare una distribuzione è scaricarla del sito della stessa. Le distribuzioni sono molto grandi - di solito vanno dai 500 MB ai 4 GB - quindi hai bisogno di una connessione veloce ad internet. Se non disponi di una connessione veloce, puoi richiedere il CD o il DVD di installazione con una spesa irrisoria direttamente dal sito della distribuzione. Inoltre, alcune riviste dedicate a Linux distribuiscono supporti contenenti delle distro. Ma forse la soluzione più semplice è chiedere ad un amico - nel caso in cui tu abbia degli amici che usano Linux. La maggior parte delle distribuzioni sono open-source, quindi non farti problemi a farne migliaia di copie e distribuirle a chi vuoi tu!

Quando scarichi la distribuzione ti ritrovi in mano un unico grande file con estensione .iso. A questo devi masterizzarla o in un CD, o in un DVD, o in una pen-drive. Importante: non devi masterizzarla come si fa di solito, cioè non devi copiare il file iso nel supporto scelto. Il tuo programma di masterizzazione ha una funzione particolare per masterizzare questo tipo di file, detti file immagine.

Note

I supporti ottici avviabili (bootable media) sono molto delicati, sarebbe opportuno settare la velocità di masterizzazione ad una velocità relativamente bassa, come ad esempio a 4x per i CD e a 2x per i DVD.